Il Terremoto del 1908 e Milazzo
Il piroscafo "Piemonte"
Il Terremoto del 1908 e Milazzo
Il piroscafo "Piemonte"
Il 28 dicembre 1908, a Messina, sede della 1° squadriglia torpediniere della Regia Marina, si trovarono ancorate nel porto la torpediniere “Saffo”, “Serpente”, “Scorpione”, “Spica” e l'incrociatore “Piemonte”; a bordo di quest’ultimo un equipaggio di 263 uomini tra ufficiali, sottufficiali e marinai.
L'incrociatore, sospinto dalle onde di maremoto, entrò in collisione con la torpediniera Spica senza tuttavia riportare danni gravi, ma perse molti membri dell'equipaggio tra coloro che si trovavano a terra al momento del cataclisma: tra di essi anche il comandante della nave, capitano di corvetta Francesco Passino, sepolto con tutta la famiglia dalla propria abitazione, distrutta dal sisma.
Alle otto del mattino della stessa giornata del 28, la torpediniera “Saffo”, riuscì ad aprirsi un varco fra i rottami del porto. I suoi uomini e quelli della R.N. “Piemonte” sbarcarono dando così inizio alle prime opere di assistenza.
A bordo del Piemonte vennero organizzati i primi soccorsi, ed i membri dell'equipaggio dell'ariete torpediniere (263 in tutto), assieme a quelli della torpediniera Saffo, furono tra i primi soccorritori a mettere piede nella città in rovina, cercando il proprio comandante e soccorrendo circa 400 superstiti.
Il piroscafo Piemonte, incrociatore della Regia Marina, porta 350 feriti da Messina a Milazzo, ripartendo subito dopo verso la città colpita dal terremoto.
Ne da notizia, in seconda pagina, anche il New York Times, del 29.12.1908
fonte: Il disastroso terremoto e maremoto in Sicilia e in Calabria del 1908, su diamante.uniroma3.it