Da pochi giorni sono ripresi i cosiddetti "Lavori di riqualificazione dell'area limitrofa alla Cinta Spagnola" sospesi a settembre dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina a seguito del rinvenimento degli scheletri del Cimitero Inglese.
I lavori sono ripresi a nostro avviso, senza tener conto delle osservazioni da tante parti pervenute.
Ribadiamo qui le motivazioni delle nostre perplessità:
• Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (legge Urbani): oltre al vincolo diretto sul bene, all'art.45 prevede interventi per "evitare che sia messa in pericolo l'integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce". Quindi è proibita qualsiasi opera che ostacoli la vista della Cinta Spagnola ..
• I vincoli e il Piano Regolatore Generale vigente: l'articolo 35 delle Norme di Attuazione del PRG in merito alla Zona di Tutela Monumentale A 1 dice che "Comprende l'area del Castello come da vincolo ministeriale del 26.4.1966 e delle relative pertinenze ambientali". Ciò è ripreso daJ Dirigente dell'Ufficio Tecnico quando, nella comunicazione del 9.3.2023, afferma "L'area oggetto della proposta di intervento ricade in zona territoriale omogenea A 1 - Zona di tutela monumentale del vigente PRG approvato con decreto
assessoriale 958 del 24.7.89". E poi 'Visto il Piano Paesaggistico dell'Ambito 9 .. . l 'area di intervento è sottoposta a livello di tutela 1". L'articolo 35 sopra citato precisa inoltre che nella zona A1 "ogni intervento dovrà essere operato esclusivamente a cura della Soprintendenza ai Monumenti". Poco conta che nella cartografia catastale la particella 57 non appare soggetta a vincolo.
• Gli interventi consentiti nell'area: nello stesso articolo sono indicate le opere consentite: 1) Consolidamento delle caratteristiche geo-morfologiche, 2) Rimboschimenti, 3) Restauro conservativo. Mentre il secondo e terzo punto non sono previsti nel progetto, per quanto riguarda il primo punto, nella relazione tecnica del 18.2.2023 non risultano censiti dissesti di natura geomorfologica o idraulica. Quindi quello realizzato non è un "muro di sostegno".
• La variante: in seguito alla sospensione dei lavori, era richiesta una modifica del percorso pedonale previsto tramite variante del progetto originario per ovviare alla presenza dei reperti ritrovati. C'è stata ? Ha ricevuto tutti i pareri favorevoli previsti ?
CHIEDIAMO, ANCORA UNA VOLTA, CHIAREZZA E VIGILANZA DA PARTE DI CHI E' TENUTO A INTERVENIRE.
Con l'occasione ricordiamo a tutti che LA CITTÀ FORTIFICATA NON È DI PROPRIETÀ DEL COMUNE che, a eccezione di alcune parti, ne è solo CONCESSIONARIO (e solo per altri 4 anni).
Ciò, insieme all'altissimo valore storico e culturale del Complesso Monumentale, meriterebbe maggiore RISPETTO e SENSO DEL LIMITE.
In merito al ricorrente uso di toni inappropriati da parte dell'Amministrazione Comunale, esso non modifica i termini della questione: avere idee diverse, ovviamente senza strumentalità, è il sale della democrazia.
Continua a essere evidente a tutti che quest'opera, per le caratteristiche dell'area, non potrà servire né per facilitare l'ingresso ai portatori di handicap né per la sosta di autobus.
Per questo, ripetiamo, è INUTILE, SBAGLIATA E DANNOSA E NON POTEVA ESSERE REALIZZATA.
Milazzo, 12 aprile 2025
n.b: questa nota, per le ragioni sopra esposte, viene inviata alle Autorità e Uffici competenti