Ill.mo Sig. Soprintendente ai BB. CC. AA. di Messina
e p.c.
Sig. Sindaco della Città di Milazzo
Alla luce di quanto appreso recentemente dagli organi di stampa in merito al rinvenimento di un "probabile cimitero inglese" ai piedi della cinta spagnola e, da ultimo, con la pubblicazione all'albo pretorio del Comune di Milazzo - nella giornata di ieri - del provvedimento di indizione della conferenza di servizi e degli elaborati progettuali riveduti a seguito del citato rinvenimento,
la Società Milazzese di Storia Patria e la sezione di Milazzo di Italia Nostra chiedono alle SS. VV. di avviare, prima della ripresa dei lavori, una campagna di indagini archeologiche di gran lunga più accurata allo scopo di individuare, in primo luogo, l'esatta natura e perimetrazione della suddetta area cimiteriale.
La dicitura "probabile cimitero inglese" lascia infatti aperte le porte a margini di dubbio, che a nostro avviso persistono anche in materia di consistenza dell'area. I ml. 5 x 8 di cui si è avuta notizia a mezzo stampa fanno riferimento ad una porzione che a nostro parere potrebbe rivelarsi insufficiente, a fronte di circa 10.000 militari presenti in città nel cosiddetto decennio inglese, in buona parte feriti in battaglia o colpiti da febbri letali.
È ormai noto che ad essere seppelliti nel camposanto inglese fossero le salme dei militari di fede diversa da quella cattolica, che a Milazzo erano la maggioranza. Da un esame sommario e non esaustivo degli archivi parrocchiali di Milazzo emerge inoltre il seppellimento nelle chiese cittadine di oltre venti militari cattolici di diversa nazionalità, arruolati nei reggimenti stranieri (svizzeri, corsi, etc) al servizio del sovrano britannico. Già solo per loro i ml.5x8 potrebbero rivelarsi insufficienti, salvo che non si tratti di fossa comune.
E poiché ci si trova in un'area di assoluta importanza archeologica si chiede di approfondire tali indagini anche a quote inferiori a quelle del camposanto inglese, soprattutto alla luce dei molteplici rinvenimenti di età preistorica e classica registrati a Milazzo dalle esplorazioni del compianto Bernabò Brea sino ai giorni nostri. Tanto più che la cittadella fortificata ha già restituito materiale di quelle epoche. E ciò anche alla luce delle norme tecniche di attuazione che gravano sull'area pertinenziale in questione grazie al vigente strumento urbanistico, che ha inteso assicurare alla stessa una protezione assoluta.
Milazzo, 15 febbraio 2025