Apprezziamo il proposito di far emergere dal degrado e dall’abbandono colpevole in cui da decenni versa la Piazza e la volontà di procedere in direzione del Parco Urbano cittadino. Tuttavia, pur nel rispetto delle scelte progettuali che così come presentate non condividiamo, crediamo che l’indispensabile riqualificazione della Piazza non possa prescindere dal mantenimento dei suoi elementi caratterizzanti e dalla presenza di un’ alberatura rinnovata.
La Stazione Ferroviaria prima, la sua Piazza successivamente, furono espressione di uno sviluppo sociale fortemente voluto dalle classi dirigenti milazzesi dell’epoca, così come il Liceo Impallomeni, l’ Ospedale di Vaccarella, l’Asilo Calcagno, la Cantina Sperimentale, il Teatro Trifiletti, etc…: tutte queste opere furono realizzate secondo il gusto e gli orientamenti architettonici e paesaggistici del tempo diventando poi patrimonio comune della Città, caro a studenti, cittadini e visitatori che da essa transitavano.
CI CHIEDIAMO
1) se sussistono elementi di ”interesse culturale” per l’architettura della piazza e se la Soprintendenza ai BB.CC.AA. ha espresso parere in merito;
2) se nel parlare di nuovo ”Parco Urbano” si vuol tener conto del progetto dei Giardini di Federico proposto dal dr. Girolamo Bambara quale ”Parco Urbano e Scientifico” legato alle produzioni del territorio, che vada dall’ Area Tribò all’ex Montecatini, dalla Vecchia Stazione Ferroviaria alla Piazza, sul quale a suo tempo deliberò il Consiglio Comunale ridimensionandolo colpevolmente, ma considerandolo realizzabile e se si intende riprenderlo pur considerando i nuovi manufatti artigianali insediatisi nel frattempo, nel qual caso Italia Nostra è disposta a collaborare.
CHIEDIAMO
che l’inserimento di ogni criterio di restyling e l’ immissione di elementi innovativi (albero del vento, pavimento drenante, panchine Smart, videosorveglianza, colonnine per la ricarica elettrica dei mezzi, installazione di giochi d’acqua) sia declinato con la tutela, il ripristino e la valorizzazione degli elementi originali (la vasca, la sfera, la piazzola centrale, il mosaico con lo stemma della Città): d’altronde ci pare sia stata definita RIGENERAZIONE, non nuova piazza.
Infine chiediamo che si mantenga il nome di PIAZZA MARCONI in omaggio alla diffusa idea di omaggio alla modernità di quando fu realizzata.
PER CHIAREZZA E PER EVITARE FRAINTENDIMENTI: siamo certamente favorevoli alle innovazioni e al recupero delle aree degradate per facilitare una buona fruizione degli spazi verdi pubblici.
Ma crediamo fermamente che in questo caso bisogna fare uno sforzo maggiore per un’intelligente integrazione tra ciò che è diventato patrimonio storico consolidato e ciò che di innovativo serve a una migliore fruizione pubblica: se questa sintesi non avviene, come in altre aree della Città, si rischia nuovo degrado e abbandono.
Milazzo, 17 aprile 2022