Domani sabato 22 aprile all’Istituto Majorana di Milazzo, l’associazione Italia Nostra presenterà una mostra fotografica sulle Casematte, in occasione degli ottanta anni dai bombardamenti del ‘43 a Milazzo. Strutture invisibili le Casematte, spesso ci si ritrova ad averle accanto ma vengono ignorate, in pochi conoscono la loro storia e la loro funzione strategica. Italia Nostra ha deciso di farle rivivere in un incontro che si terrà sabato alle 10 dal titolo “La lunga estate del ‘43”. La mostra è stata già presentata ad alcune classi di studenti e rappresenta un excursus dettagliato di dove sono collocate le Casematte. Sono 27 quelle presenti a Milazzo tutte concentrate o quasi sul litorale di Ponente. Qualcuna invece è diventata “invisibile” perché occultata dagli agglomerati industriali. Ma cosa sono le Casematte? Rappresentavano i sistemi di difesa per eccellenza, postazioni mono arma antisbarco dalla forma circolare e che a Milazzo si trovano dal Tono fino alla foce del fiume a Calderà. Il Regio Esercito si serviva di queste strutture, per scoraggiare gli sbarchi e venivano armate con artiglieria da piccolo calibro, costruite in calcestruzzo e coperte con una calotta. Italia Nostra ha eseguito un lavoro certosino sul territorio, censendo nel vero senso della parola, tutte le Casematte esistenti. Domani al Majorana il presidente di Italia Nostra Guglielmo Maneri spiegherà il risultato di tale censimento. Con lui, dopo i saluti istituzionali del dirigente scolastico Castrovinci, il Prof. Fabio Milazzo storico pubblicista, parlerà della Sicilia del 1943, l’operazione Husky e lo sbarco degli alleati sull’isola. A seguire gli eventi di guerra nei cieli di Milazzo a cura del Prof. Giuseppe Pandolfo, ricercatore di Storia Patria. La mostra sarà aperta al pubblico dal 19 al 26 aprile. “Casematte, testimoni di guerra a Milazzo”.
fonte: ildiariometropolitano.it