L'ipotesi di pavimentazione della Galleria riapre il dibattito sulla fruizione del Complesso monumentale.
Certamente è necessario trovare soluzioni per agevolare il transito pedonale e degli utenti con difficoltà motorie tramite quella che un tempo era la strada carrabile e oggi l’unico accesso.
Ma la soluzione non può essere quella di coprire l'acciottolato con una pavimentazione posticcia, falsa come quella del Duomo Antico.
Sono percorribili altre soluzioni meno invasive e più economiche come il riempimento delle fughe con un impasto friabile previsto a suo tempo dall’architetto Trizzino o con altri materiali o tecnologie aggiornate indicate da altri tecnici, fermo restando che in questa Galleria nessuna soluzione consentirebbe il superamento del problema delle pendenze previste dalle normative.
È indispensabile fornirsi di un mezzo elettrico adeguato ad accogliere le carrozzine delle persone con disabilità e, soprattutto, riprendere il progetto di RIAPERTURA DELLA PORTA DELL’ISOLA, antico accesso pedonale alla Città Fortificata, per la quale negli Uffici Comunali giace dal 2018 un elaborato definitivo che può risolvere il problema delle pendenze e della sicurezza in occasione degli eventi.
Ricordiamo che la Galleria non è esterna, ma è parte integrante della Città Fortificata.
Da parte nostra siamo preoccupati per la direzione che una serie di interventi passati, recenti e ipotizzati, in parte irreversibili, sta imprimendo sul futuro del più importante monumento cittadino:
· il teatro alle spalle del Duomo Antico. Realizzato sopra i resti di antichi quartieri che dovrebbero essere riportati alla luce, doveva essere stagionale ed è diventato stabile;
· l’area di sosta sotto la Cinta Spagnola. L’elevazione di muraglioni in cemento, scale, percorsi e spianamenti per favorire la improbabile sosta di bus turistici, hanno determinato la conseguente scomparsa dell’ottocentesco Cimitero inglese e probabili danni alla base rocciosa della Cinta per l’uso irresponsabile di ruspe;
· il polo enogastronomico e contenitore per eventi nell’ Edificio Cavaliere. Necessario e utile quale punto di ristoro per i visitatori e luogo finalizzato a eventi pubblici, corre il rischio di venir trasformato in ordinario ristorante;
· la caffetteria sopra il Bastione di S.Maria. Per l’affidamento della quale è in corso un bando, se realizzata trasformerebbe parte della Cinta cinquecentesca in pubblico ritrovo.
Questi interventi, apparentemente scollegati tra loro, nell’ insieme e dopo il disastroso restauro del primo decennio del secolo, possono causare un marcato snaturamento in direzione mercificata del Complesso monumentale e l’impossibilità in futuro di ripristinarne il fascino e l’identità.
Al proposito ricordiamo che il Complesso Monumentale non è di proprietà del Comune, ma oggetto di “concessione in uso” con scadenza a 6 anni sottoscritta il 23 marzo 2021 dall’Agenzia del Demanio.
Ci domandiamo quindi se è opportuno che si realizzino opere irreversibili a breve distanza dalla scadenza e se non sia il caso di riprendere l’idea di un tavolo di confronto con i soggetti e le Associazioni che senza fini di lucro si occupano di tutela del Patrimonio Culturale cittadino.
Iniziative ed eventi che incrementino i visitatori migliorando la fruizione di cittadini e turisti vanno bene, ma a condizione che siano declinati con il massimo rispetto del Complesso Monumentale per quello che è: un sito dall'eccezionale valore storico, architettonico e culturale da tutelare e tramandare.
Milazzo, 3 novembre 2025